I trasporti su gomma in Russia: a che punto siamo

Apparentemente si potrebbe pensare che il conflitto aperto in questi giorni abbia peggiorato una situazione già problematica.

In realtà il servizio di spedizione su gomma risulta essere attivo, al contrario di quello aereo, oggi bloccato a causa del conflitto.

Così, anche i trasporti di merci di dimensioni ridotte che solitamente viaggiavano per via aerea, oggi vengono spediti via terra.

La Russia viene servita regolarmente nel trasporto su gomma: si registrano solamente transit time più lunghi per le destinazioni del sud del paese (regione di Rostov, Krasnodar, Stavropol, Volgograd), tutte le altre destinazioni invece sono servite regolarmente con transit time standard.

Gli esportatori hanno assistito, dal mese di Novembre 2021, ad un aumento dei costi del trasporto stradale su gomma, vivendo una situazione di incertezza, legata alla difficoltà di pianificare dettagliatamente la disponibilità dei mezzi e le tempistiche.

Le ragioni del disagio che tutto il mondo dell’export Italia-Russia si è trovando ad affrontare sono molteplici, e vanno oltre i rincari del gasolio e di altre materie prime.

Oltre alla questione del costo dei carburanti, il trasporto camionistico era diventando più dispendioso per le aziende a causa dei disagi che hanno avuto luogo ai confini con i Paesi extra-UE.

La situazione ucraina era instabile già dal 2014 e per evitare che le merci venissero sistematicamente bloccate alla frontiera ucraina, i trasportatori sfruttavano percorsi diversi già da anni.

Nella maggior parte dei casi, per arrivare in Russia i trasportatori già da tempo passano dalla Lituania o dalla Bielorussia, che si trovano al confine con la Polonia.

In condizioni normali i camion che viaggiano attraverso il confine Polonia-Bielorussia hanno a disposizione tre valichi di frontiera adibiti al passaggio dei TIR:

  • Berestovica – Bobrowniki;
  • Bruzgi – Kuźnica
  • Kazłovičy – Kukuryki;

Nella seconda metà del 2021 la Polonia ha aumentato le restrizioni al confine con la Bielorussia per impedire ai migranti, provenienti da Afghanistan e altre zone di guerra, di entrare in UE passando proprio per la Russia Bianca.

A novembre 2021 è stato chiuso il valico di frontiera di Bruzgi – Kuźnica,

Se i passaggi erano pochi, la crisi umanitaria e le tensioni tra i due Paesi hanno lasciato a disposizione dei trasportatori su camion solo le altre due opzioni.

A inizio febbraio 2022, le attività al checkpoint di Kazłovičy hanno subito un notevole rallentamento a causa di un tragico incidente provocato da un camion, che ha purtroppo causato anche una vittima, congestionando per giorni una situazione già critica.

Ma la frontiera tra Bielorussia e Polonia è solo uno dei tratti che si possono percorrere per trasportare le merci verso la Russia.

I trasportatori, ad esempio, sfruttano anche le dogane dei Paesi Baltici, come la Lituania, facente parte dell’UE e confinante con Bielorussia, Polonia e l’exclave russa di Kaliningrad.

Uno dei più utilizzati è il border lituano-bielorusso Medininkai-Kamenny Log che è sempre fortemente congestionato e presenta spesso problemi tecnici di sistema.

L’attesa minima per passare questo confine in Febbraio ha raggiunto le 48 ore.

Tuttavia, qualsiasi problema abbia coinvolto le frontiere dei Paesi Baltici, non necessariamente una crisi umanitaria o diplomatica, anche un semplice problema tecnico, ha provocato il riversarsi di grandi quantità di mezzi sui pochi bielorusso-polacco, congestionando ulteriormente i pochi valichi di passaggio.

Le lunghe code hanno determinato costi più elevati anche in termini di consumo carburante oltre a generare una indisponibilità dei mezzi che potessero trasportare nuovi carichi verso altre destinazioni in tutta Europa.

Per questi motivi gli esportatori si sono trovati in una situazione di incertezza perdurata fino a metà Febbraio.

L’incertezza e il timore degli esportatori europei nello spedire merci verso la Russia in questo momento storico delicato (anche se il transito dalla Bielorussia avviene in totale sicurezza) ha scaricato la congestione sul confine bielorusso: la quantità di mezzi è in calo e anche i costi si stanno lentamente abbassando per gli esportatori.

Il servizio di trasporto su gomma in Russia è regolare, se necessiti di spedizioni in Russia contattaci.

 

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