L’efficienza dei trasporti merci incide in modo rilevante sui profitti e la competitività di un’azienda.

Per questo motivo, quando un’impresa decide di allargare il proprio bacino di utenza grazie alle spedizioni internazionali, lo fa con un pensiero fisso nella mente: semplificare il processo e avere un flusso continuo di spedizione, ottimizzando i costi.

Un trittico di necessità che influenza la modalità di trasporto e spinge le aziende all’utilizzo di più mezzi nell’ambito della stessa spedizione.

Al giorno d’oggi, tutte le filiere possono beneficiare di sistemi combinati di trasporto ben congegnati: in tal senso, i trasporti multimodale e intermodale sono un classico esempio di ottimizzazione.

L’esperienza pratica dimostra, infatti, che il trasporto combinato è più efficiente del monomodale, perché sfrutta i punti di forza di ogni mezzo.

È la scelta più saggia quando il carico deve percorrere distanze considerevoli, e, per completare la lista dei benefici, contribuisce a ridurre l’inquinamento da CO2 scaturito dal decongestionamento del traffico stradale.

In effetti, le strategie multimodali o intermodali hanno tra gli obiettivi quello di ridimensionare le spedizioni su gomma: questo perché i camion, insieme ad altri mezzi pesanti, sono responsabili di oltre il 25% delle emissioni di gas serra derivanti dal trasporto su strada.

Fatta questa premessa, scopriamo le caratteristiche e le differenze fra il trasporto intermodale e il multimodale.

 

Cosa distingue il trasporto multimodale e l’intermodale?

 Questi due termini possono generare confusione, essendo simili.

Vale la pena sottolineare che gli addetti ai lavori, cioè spedizionieri e reparti di logistica, sono abituati a usare il termine “intermodale” per riferirsi a quando le merci caricate in container arrivano al porto, o viceversa partono dal porto, usando la ferrovia invece del trasporto su gomma.

In realtà, la definizione di trasporto intermodale e la sua differenza con il multimodale è un po’ più ampia, come vedremo adesso.

Trasporto multimodale

Questa modalità:

  • coinvolge l’uso di diversi tipi di trasporto, come strada, ferrovia, nave e aereo, all’interno di un unico percorso o itinerario per spostare merci da un punto all’altro;
  • prevede che le diverse modalità di trasporto siano separate e gestite da operatori diversi, ma che siano collegate da un piano di coordinazione che consenta un passaggio fluido tra di esse.
    Ad esempio, un carico potrebbe essere trasportato inizialmente su strada, poi caricato su una nave o un treno, e infine completare il viaggio su strada;
  • infine, le merci possono essere trasferite da un veicolo o un mezzo all’altro durante il percorso.

Trasporto intermodale

Può essere visto come una forma più avanzata di movimentazione delle merci.

Infatti, i diversi mezzi di trasporto sono integrati in modo più stretto e interconnessi, spesso utilizzando contenitori standardizzati o unità di carico che possono essere facilmente trasferite da un mezzo all’altro senza dover essere rimosse dal loro contenitore.

Ad esempio, le unità di carico possono essere caricate su camion, quindi su treni o navi, e infine scaricate su un altro camion senza dover aprire o manipolare il loro contenuto; quella che in gergo viene definita “mancanza di rottura di carico”.

I contenitori standard impiegati per evitare di perdere tempo tra un passaggio e l’altro dell’intermodale possono essere:

  • il classico container;
  • la cassa mobile;
  • il semirimorchio.

 

Organizzare il trasporto: a chi affidarsi?

Se hai trovato queste informazioni tecniche utili e interessanti, tieni comunque presente che la differenza, come sempre, la fa chi scegli per occuparsi delle tue spedizioni.

Lo spedizioniere capace è il catalizzatore per il trasporto delle tue merci:

  • diventa interlocutore unico per l’azienda, sollevandoti dall’onere di interagire con ogni singola controparte coinvolta nel trasporto.
    Per capire l’importanza di interfacciarsi con una singola entità, pensa all’esempio che abbiamo fatto sul trasporto intermodale all’inizio: i sistemi coinvolti – quello ferroviario, i relativi terminal container e i porti – sono integrati e sinergici ai massimi livelli, ma ogni parte del percorso è a carico di vettori diversi, fatto che complica la gestione della spedizione per i non addetti;
  • lo spedizioniere si assume una responsabilità centralizzata della spedizione e sceglie accuratamente i partner e le infrastrutture da coinvolgere;
  • per concludere, la sua esperienza professionale e il know-how gli permettono di conoscere a fondo i servizi disponibili sul mercato e le loro caratteristiche e quindi di fare sempre la scelta migliore in termini di costi e tempi.

Noi di Adriatic ci occupiamo di spedizioni internazionali via terra, mare, aria con grande attenzione al dettaglio e al dialogo con le compagnie di trasporto. Contattaci.