MRN, Movement Reference Number, è una sigla che ogni azienda impara a conoscere quando si trova ad esportare merci fuori dall’UE.

Da più di un decennio, l’Unione Europea ha inaugurato un sistema che permette e gestisce lo scambio di dati tra la dogana  in cui è stata aperta l’esportazione e la dogana di uscita quando un carico deve essere spedito verso un Paese extra-UE: il sistema ECS (Export Control System).

Per poter tracciare le esportazioni, l’ECS prevede l’assegnazione di un codice numerico, il nostro MRN appunto, il quale accompagna il carico fino alla dogana di uscita.

Usando questo numero si può verificare per via telematica lo stato dell’operazione: se la procedura di export ha avuto esito positivo comparirà sul sistema dell’Agenzia delle Dogane il messaggio “uscita conclusa”.

Ottenere e conservare l’esito dell’MRN è essenziale per essere in regola e abbiamo spiegato il perché in questo articolo.

Oggi vogliamo concentrarci su un problema ricorrente che affligge le aziende e del quale forse hai già sentito parlare: infatti, ci sono dei casi in cui verificare l’esito dell’operazione non è così semplice e mancano perciò le prove dell’avvenuta esportazione.

Cerchiamo di capire perché succede e come rimediare.

Quando la verifica di un MRN può creare imprevisti

Chi vuole spedire merci fuori dall’UE può farlo servendosi del trasporto via mare, via aerea o via terra.

Ora, nelle spedizioni navali e aeree è difficile perdere l’esito di un MRN.

Questo perché, nel 99% dei casi, il porto d’imbarco e l’aeroporto che rappresentano l’ultimo step prima della chiusura dell’export si trovano nello stesso Paese dal quale la merce è partita.

La situazione diventa un po’ più complicata, invece, quando passiamo alle spedizioni su gomma.

Se un camion deve trasportare le merci fuori dall’UE possono succedere due cose:

  • il trasportatore apre la procedura alla dogana italiana e la chiude all’ultima frontiera disponibile prima di lasciare l’Unione Europea.
    Per esempio, immagina di dover spedire merci in Russia.
    In quel caso la dogana di uscita sarà in Polonia o in uno dei Paesi Baltici;
  • l’export viene aperto e concluso fuori dall’Italia; riprendendo l’esempio di poco fa, la dogana di ingresso e quella di uscita si troveranno entrambe in Polonia, o magari in Lituania.

In entrambi i casi hai un MRN, ma, nonostante l’esistenza di un sistema di controllo come l’ECS, quando vai a inserire il tuo MRN sul sito per verificare lo stato della spedizione può succedere che non vedi nulla.

Magari il tuo cliente ti avvisa che il carico è arrivato a destinazione, ma per il sistema l’esportazione non è stata chiusa.

Che fare, a questo punto?

 

Problemi con MRN estero: scende in campo il tuo spedizioniere

Se le tue spedizioni all’estero ti stanno dando un po’ di pensieri, sappi che non c’è bisogno di allarmarsi, è una questione che puoi affrontare coinvolgendo il tuo spedizioniere di fiducia.

Uno spedizioniere intrattiene, per la natura del suo lavoro, una comunicazione quotidiana con le compagnie di trasporto.

Perciò, una volta constatato che manca il messaggio “uscita conclusa” sul sito dell’Agenzia delle Dogane, può far presente il problema al trasportatore, e richiedere una prova che il cliente andrà a inserire nella documentazione di export ed esibirà in caso di controlli.

 

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