Il trasporto di merci per via aerea è il metodo favorito dalle aziende specializzate nell’import/export per l’affidabilità che è in grado di offrire.

Normalmente i trasporti aerei garantiscono l’arrivo del carico in destinazioni internazionali in poche ore, e un maggior controllo sulle tempistiche.

Una certezza che sembrava incrollabile ha, tuttavia, iniziato un rapido percorso di evoluzione a seguito dello scoppio della pandemia da coronavirus, nel 2020, e del conflitto tra Russia e Ucraina a febbraio 2022.

Nella mente di un titolare d’azienda che commercia i suoi prodotti nel mercato internazionale ci sono adesso due grossi dubbi:

  • il trasporto aereo mi conviene ancora alla luce degli ultimi avvenimenti?
  • in una situazione come questa dovrei puntare sugli aerei di linea o sui vettori cargo per trasportare le mie merci?

Vogliamo affrontare entrambe le questioni rispondendo con le informazioni che si conoscono al momento.

 

Come la pandemia sta influenzando i voli passeggeri e cargo

È ormai evidente che la diffusione a macchia d’olio dei casi di COVID-19 abbia decretato un rallentamento della vita di miliardi di persone e dell’economia dei trasporti.

Difatti è diminuita drasticamente la presenza nel cielo di aerei di linea, ossia quelli che trasportano i viaggiatori.

Come si correla questo con il trasporto merci?

In realtà, i voli di linea non trasportano solo persone.

Il vano inferiore di un aereo passeggeri può contenere anche carichi di merci all’interno degli appositi contenitori aeronautici.

Sicuramente il vano di un aereo di linea è di dimensioni inferiori rispetto agli spazi di un aereo cargo; tuttavia, i voli di linea sono più frequenti dei voli cargo e i costi del nolo sono più bassi rispetto a quelli previsti per il trasporto aereo cargo.

Il Coronavirus ha dunque reso più complicato il trasporto internazionale delle merci.

 

Come la guerra in Ucraina sta influenzando i voli cargo e passeggeri

Il ribollire del conflitto tra Russia e Ucraina ha innescato un ciclo di azione e reazione tra la Russia stessa e l’Occidente.

L’Unione Europea, gli USA, il Canada e UK hanno chiuso il loro spazio aereo agli aerei russi o gestiti da compagnie russe, riducendo il volume della stiva globale disponibile per l’import/export.

A queste limitazioni la Russia ha risposto chiudendo il suo spazio aereo sia ai voli civili che ai voli cargo.

Non potendo più sorvolare la Russia i voli cargo si allungano: aumentano i ritardi nelle consegne, i noli aerei, i costi del viaggio a causa del contemporaneo aumento del prezzo dei carburanti.

Le aziende attive nella logistica e nel trasporto internazionale si stanno attivando per trovare una soluzione al problema, per esempio concentrandosi su altre tratte praticabili come sorvolare i Balcani e la Turchia, la quale rappresenta un importante collegamento tra Europa e Asia.

 

Voli di linea o cargo, quali hanno le maggiori potenzialità oggi

La chiusura degli spazi aerei e il rincaro dei prezzi dei carburanti sembrano dati a sfavore del trasporto per via aerea delle merci.

Eppure c’è chi prevede che i voli aerei, soprattutto quelli dedicati ai passeggeri non si fermeranno, ma anzi subiranno un trend di crescita.

Secondo la società di consulenza Bauer Aviation Advisory a dispetto degli aumenti – anche dei prezzi dei biglietti – si assisterà ad una ripresa dei viaggi per l’aumento della domanda, quest’ultimo in previsione di un probabile allentamento delle restrizioni COVID.

Con la ripresa dei viaggi, al netto di tutte le limitazioni imposte da questo periodo così delicato, per chi vuole trasportare merci all’estero sono da consigliare gli aerei per passeggeri, proprio perché viaggeranno più frequentemente dei voli cargo, e pur con l’aumento dei costi, costeranno sempre meno dei viaggi con vettori cargo.

 

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